Le caratteristiche cliniche della malattia, il più alto numero
di casi in certe stagioni (soprattutto in primavera), alterazioni del sistema
immunitario e risultati in pazienti affetti da DNA virale suggeriscono un
legame con alcuni virus della malattia, ma questa rimane un'ipotesi non
confermata.
Le manifestazioni cliniche
Inizialmente, vi è una lesione primaria con un diametro di
circa 2-5 cm ,
chiamata "araldo patch", di forma ovale che precede di diversi giorni
la comparsa di una eruzione cutanea in altre parti del corpo.
La successiva eruzione colpisce soprattutto il tronco ed è
rara nelle estremità e sulla faccia. La Pitiriasi rosea è formata da macchie
ovali di colore rosato sui bordi interni.
L'intensità e il numero delle lesioni varia notevolmente (da
poche a molte) e una caratteristica importante è la distribuzione delle lesioni
sul tronco, che seguono la direzione delle costole, acquisendo, con la spina
dorsale, un aspetto di pino. In genere non dà sintomi significativi a parte un
lieve o forte prurito a seconda dei singoli casi.
Trattamento
Solitamente la Pitiriasi rosea guarisce spontaneamente, ma
alcuni trattamenti possono essere consigliati in caso di forte prurito oppure
per ridurre la durata della malattia, soprattutto nei casi più gravi o
accompagnati da prurito. La corretta diagnosi e la scelta del trattamento per
ogni singolo caso deve essere determinata con un dermatologo.
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